È una regola aurea della medicina moderna.

Vale, naturalmente anche per la salute orale.

Carie e parodontiti possono essere evitate mantenendo la bocca in uno stato di buona salute e comunicando immediatamente al proprio odontoiatra ogni sintomo di una potenziale infezione o del danneggiamento di un dente.

Secondo i dati pubblicati da Wagner Marcenes dell’Università di Londra nel 2013, una percentuale compresa tra il 44 ed il 51% degli italiani, presenta delle carie non sottoposte a trattamento odontoiatrico.

Il problema è che può accadere di sottovalutare ed equivocare i sintomi, confondendo per esempio un semplice gonfiore infiammatorio con un ascesso causato da un infezione in corso.

Secondo le linee guida del Ministero della Salute è, quindi, consigliabile almeno una visita odontoiatrica all’anno, per verificare lo stato di salute della bocca del paziente.

Ovviamente, per raggiungere una prevenzione ottimale è necessario che i pazienti seguano una corretta igiene orale domiciliare, altrimenti anche una visita odontoiatrica l’anno comincia ad essere poco.

Molte persone, tuttavia, non sanno come lavare correttamente i propri denti. Un utilizzo errato o troppo aggressivo dello spazzolino può, infatti, danneggiare i denti attraverso l’abrasione della loro superficie. Diversi studi, hanno dimostrato che, non soltanto il metodo di spazzolamento, ma anche la scelta dei dentifrici particolarmente abrasivi può danneggiare lo smalto dei denti.

Un operazione apparentemente semplice, richiede una certa attenzione nella scelta degli strumenti e nelle manovre da eseguire.

Ad esempio, se una volta si riteneva che tutti gli strumenti fossero uguali, oggi molti studi hanno dimostrato che gli effetti degli spazzolini sono diversi a seconda della loro tecnologia.

La ricerca di Niederman del Forsyth Institute di Boston , del 2003, ha dimostrato che gli spazzolini elettrici VIBRANTI non presentavano alcun vantaggio rispetto a quelli manuali. Anche gli spazzolini SONICI ed ULTRASONICI hanno più o meno la stessa efficacia di quelli manuali.

Quando Niederman ha sperimentato gli spazzolini a ROTAZIONE ed OSCILLAZIONE, però, ha scoperto che presentavano un’efficacia notevolmente maggiore nella rimozione della placca batterica e nella gestione delle gengiviti rispetto agli spazzolini manuali.

Studi successivi, hanno evidenziato che gli spazzolini rotanti ed oscillanti portavano ad una  riduzione di placca  dell’11% in un tempo che varia da 1 a 3 mesi e del 21 % dopo i primi tre mesi.

Per quanto riguarda la gengivite, continuano gli autori, vi è una riduzione del 6% tra 1 e tre mesi e dell’11% dopo tre mesi.

Questa maggiore efficacia, viene spiegata con la semplicità di utilizzo. Il motivo per cui gli spazzolini manuali ottengono risultati peggiori è il fatto che le persone spesso sbagliano movimento mentre lavano i denti.

Invece gli spazzolini rotanti ed oscillanti, il cui movimento è automatico, funzionano sempre abbastanza benep proprio perché è impossibile sbagliare spazzolamento.

Naturalmente, per ottenere buoni risultati, bisogna ricordarsi di spazzolare per un tempo di almeno 2 minuti: con un tempo inferiore si avrebbe una pulizia poco approfondita e quindi meno efficace.

E come sempre, consigliamo di ricorrere al professionista di competenza per risolvere qualsiasi dubbio. La salute del vostro sorriso non è solo estetica, ma soprattutto salute e miglioramento della qualtià della vostra vita.

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